IL PARCO DELLE MADONIE, TRA STORIA E NATURA

 

Inserito nella lista dei Geopachi mondiali dell'UNESCO ed istituito il 9 novembre del 1989, comprende quindici comuni della provincia di Palermo.

Situato sulla costa settentrionale siciliana, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina, comprende il massiccio montuoso delle Madonie.

I monti delle Madonie sfiorano i duemila metri d'altezza, con zone centrali di natura calcarea e le zone periferiche di natura argilloso-sabbiosa. Numerosi fiumi e torrenti trasportano l'acqua dalla montagna al mare. Il corso d'acqua più grande, lungo circa 30 km, si origina in una zona montuosa di quota appena inferiore ai mille metri.

Dal punto di vista geografico il territorio può essere suddiviso in tre aree: la valle dell'Imera settentrionale, la valle dell'Imera meridionale e del Salso e la valle del Pollina. Le aree più naturali delle Madonie restano quelle montane, gran parte delle quali è coperta da boschi, cespuglieti e pascoli ricchi di piante erbacee ed arbustive.

Diverse sono le specie di piante esclusive delle Madonie o della Sicilia come l’Abies Nebrodensis che deve il nome al fatto che anticamente per Nebrodi s'intendevano le Madonie, l’Astragalo dei Nebrodi, pianta arbustiva a forma di cuscinetto spinoso che può trovarsi anche sopra i 1200 metri di quota.

Le Madonie sono coperte da boschi sempreverdi e caducifogli.  Le specie più diffuse sono il leccio, la roverella, la sughera, l'agrifoglio, il rovere ed il faggio.

Come fauna troviamo fra le tante specie volpi, donnole, istrici, lepri, conigli selvatici, martore, cinciallegre, picchi rossi, falchi pellegrini e la regina dei cieli, l'aquila reale la cui apertura alare supera i due metri.

Da alcuni anni le popolazioni madonite si confrontano con la proliferazione di un ibrido di cinghiale, frutto di un incrocio per il quale non sono state chiarite le cause, tra il cinghiale ed una popolazione di maiali domestici. Rispetto ad un cinghiale comune il Suido, come è stato battezzato, presenta dimensioni notevolmente accresciute (alcuni esemplari arrivano a pesare 80 chili).

Importanti sono la coltivazione del nocciolo, sviluppata nel territorio di Polizzi Generosa, della manna da frassino, esclusiva delle campagne di Castelbuono e Pollina, dell'ambitissimo fungo basilisco tipico delle territori madonita.

Interessanti sono le passeggiate a piedi o a cavallo fra boschi e sentieri seguendo i tracciati della transumanza e le spaziose trazzere regie.

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